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dai GIORNALI di OGGIBURLUSCONI: PIL -2% NON E' DRAMMA 2009-01-20 |
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CORRIERE della SERA
per l'articolo completo vai al sito http://www.corriere.it2009-01-20 Veltroni: "Parole sorprendenti, lo dica ai precari che restano senza lavoro" Berlusconi: la crisi? Non è così grave "Torneremo alla situazione di due anni fa, non mi sembra che si stesse poi tanto male" Silvio Berlusconi (Lapresse) Silvio Berlusconi (Lapresse) MILANO - "Il governatore della Banca d'Italia e anche l'Europa ci dicono che quest'anno il pil registrerà il 2% in meno. Ciò significa che torneremo indietro di due anni e non mi sembra che due anni fa si stesse così male". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, intervenendo all'inaugurazione di un reparto dedicato alla madre, Rosa Bossi, al Pio Albergo Trivulzio di Milano. A Berlusconi ha subito risposto il segretario del Partito democratico, Walter Veltroni: "Sono parole sorprendenti. Due punti in meno sono posti di lavoro persi, significa aziende e negozi che chiudono". MOMENTO DI RIFLESSIONE - "Forse è necessario un momento di riflessione in un'epoca di consumismo", ha aggiunto il premier. "La profondità della crisi sta nelle nostre mani. Bisogna aver paura di avere troppa paura". Secondo Berlusconi, è necessario quell'ottimismo che incentivi i consumi non solo tra gli italiani ma anche tra i francesi e i tedeschi "che sono i maggiori consumatori dei nostri prodotti. Bisogna dare il nostro piccolo contributo perché questa crisi non sia troppo tremenda". UE E PENSIONI ALLE DONNE - Il premier ha parlato poi dell'equiparazione tra l'età pensionabile degli uomini e quella delle donne, che oggi in Italia hanno diritto di ritirarsi dal lavoro con cinque anni di anticipo. "L'Unione europea ritiene che le donne in Italia siano discriminate perché vanno in pensione cinque anni prima degli uomini - ha sottolineato Berlusconi -. Credo che l'Ue ci obbligherà a rivedere questa situazione. Noi ci impegneremo a fondo prossimamente". VELTRONI - "Le dichiarazioni di Berlusconi sulla crisi sono sorprendenti", ha replicato Veltroni. "Un presidente del Consiglio che dice che non è un problema che cali il Pil del 2%, non sa che questo significa posti di lavoro in meno, piccole e medie imprese che chiudono, esercizi commerciali in difficoltà, cioè una parte del Paese vero che soffre. Noi ci mobiliteremo per dire al Paese che c'è chi si occupa della crisi". Veltroni ha reso noto che il Pd lancerà una mobilitazione il 13 e il 14 febbraio: "Il primo giorno davanti alle fabbriche e ai posti di lavoro, il giorno successivo con decine di manifestazioni nei Comuni con tre proposte: come tutelare i precari con un'indennita unica di disoccupazione; come sostenere la piccola e media impresa; come tutelare il lavoro che in questo momento è minacciato. Noi continuiamo a sentire l'esigenza di un grande piano per affrontare la crisi che in Italia il governo non ha ancora prodotto". 20 gennaio 2009
Industria: a novembre crollano ordinativi e fatturato, è il peggior calo dal '91 Istat: per gli ordinativi la flessione annua è stata del 26,2%, per il fatturato del 13,9% Torino: lo stabilimento Fiat di Mirafiori (Emblema) Torino: lo stabilimento Fiat di Mirafiori (Emblema) MILANO - Crollano a novembre gli ordinativi dell'industria italiana. Il calo rispetto a novembre 2007 è stato del 26,2% (-26% sul mercato interno e -26,5% su quello estero). Rispetto ad ottobre 2008 la contrazione è stata invece del 6,3% (-5,6% sul mercato nazionale e -7,5% su quello estero). Lo comunica l'Istat. DATO - Male anche il fatturato dell'industria italiana che a novembre 2008 è diminuito del 13,9% rispetto allo stesso mese del 2007 e del 3,9% rispetto ad ottobre 2008. L'Istat precisa che il calo annuale deriva da una contrazione del 13,1% sul mercato interno e del 15,7% su quello estero. I cali tendenziali rilevati a novembre per il fatturato e gli ordinativi dell'industria italiana sono i peggiori dal gennaio del '91. AUTO - In particolare lo scorso novembre il settore degli autoveicoli ha registrato un calo del fatturato pari al 29,3% su base tendenziale. Lo rende noto l'istat precisando che gli ordini hanno segnato invece una flessione del 31% rispetto a novembre 2007. A livello nazionale il fatturato ha registrato una flessione del 30,3% su base annua mentre sull'estero il calo è stato del 27,9%. Per gli ordini il calo è stato del 22,5% a livello nazionale e del 42,9% sull'estero. 20 gennaio 2009
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REPUBBLICA per l'articolo completo vai al sito http://www.repubblica.it/2009-01-20 Il premier commenta le previsioni di Bankitalia e Ue E sulle pensioni delle donne: "Bruxelles ci obbliga a cambiare" Crisi, Berlusconi minimizza "Pil a -2% non è un dramma" Crisi, Berlusconi minimizza "Pil a -2% non è un dramma" ROMA - Silvio Berlusconi torna a spargere ottimismo sulla situazione economica. E definisce "non drammatica" la previsione per il 2009 che vede uil Pil a -2%. "La crisi non è così drammatica come tutti vogliono pensare e il meno 2 per cento del Pil previsto significa che torneremo indietro di due anni e due anni fa non stavamo così male". E ancora: "Bisogna avere paura di avere troppa paura. Tutti dobbiamo dare un contributo affinché la crisi non sia così drammatica". Il premier si sofferma anche sulla questione pensioni, assicurando che non si cambierà il sistema, "perché non è che ogni due anni un governo può cambiarlo", ma confermando che ci sarà con ogni probabilità un intervento sull'età pensionabile per le donne: "L'Unione Europea ritiene che le donne in Italia siano discriminate perchè vanno in pensione 5 anni prima degli uomini. Credo che ci obbligherà a rivedere questa situazione. Noi ci impegneremo a fondo prossimamente". Giustizia. Il governo presenterà la riforma della giustizia al Consiglio dei ministri previsto per il 23 gennaio. "Credo che non ci saranno difficoltà e che il percorso sarà contenuto nel tempo" dice il premier. Stasera, inoltre, si terrà un vertice annunciato sulla proposta del ministro della Giustizia Angelino Alfano per cercare di trovare una quadra e superare le divisioni interne alla maggioranza in materia di riforma dell'ordinamento giudiziario. Rai. La questione della vigilanza Rai è "una cosa che riguarda il Parlamento. Mi sono astenuto dall'intervenire e vorrei continuare a farlo, spero però che si risolva presto ed effettivamente la Rai è un'azienda che ha bisogno di essere ripresa in mano da una dirigenza che sia legittimata, come è giusto che sia, dal Parlamento". Berlusconi interviene così sulla questione della vigilanza. (20 gennaio 2009)
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L'UNITA' per l'articolo completo vai al sito http://www.unita.it2009-01-20
"Il Pil a -2%? Non è grave", per Berlusconi la crisi non esiste La crisi? Bazzecole. Il nostro premier parla dal luogo meno indicato, il Pio Albergo Trivulzio di Milano, là dove cominciò Tangentopoli. E cerca, come al solito, di fare l’ottimista. "Il governatore della Banca d'Italia e anche l'Europa ci dicono che quest'anno il pil registrerà il 2% in meno. Ciò significa che torneremo indietro di due anni e non mi sembra che due anni fa si stesse così male". Era lì per l'inaugurazione della ristrutturazione di un reparto dedicato alla madre, che in suo onore si chiamerà "Mamma Rosa", come se Rosa Berlusconi sia esistita solo come figlia di Silvio. Ma il premier ha continuato: "Forse - ha spiegato Berlusconi - è necessario un momento di riflessione in un'epoca di consumismo". "La profondità della crisi - ha aggiunto - sta nelle nostre mani. Bisogna aver paura di avere troppa paura". Secondo Berlusconi, è necessario quell'ottimismo che incentivi i consumi non solo tra gli italiani ma anche tra i francesi e i tedeschi "che sono i maggiori consumatori dei nostri prodotti". "Bisogna dare - ha concluso - il nostro piccolo contributo perchè questa crisi non sia troppo tremenda". Berlusconi ha poi parlato anche del tema pensioni. "Non cambieremo il sistema pensionistico, ma l'Europa ha ritenuto che ci sia una discriminazione nel far andare le donne in pensione a 60 anni, ovvero cinque anni prima degli uomini". Il Presidente del Consiglio ha, quindi, spiegato l'intenzione di non cambiare il sistema pensionistico, perchè "non è che ogni Governo può cambiarlo", sottolineando tuttavia che probabilmente "l'Europa ci obbligherà a rivederlo ritenendo discriminatorio che le donne vadano in pensione cinque anni prima degli uomini". 20 gennaio 2009
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il SOLE 24 ORE per l'articolo completo vai al sito http://www.ilsole24ore.com2009-01-20
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per l'articolo completo vai al sito 2009-01-20 http://www.avvenire.it http://www.lastampa.it/redazione/default.asp http://www.italysoft.com/news/famiglia-cristiana.html http://www.italysoft.com/news/il-punto-informatico.html
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per l'articolo completo vai al sito 2009-01-20 http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_homepage_03.php?IDCategoria=1 http://www.ilgiornale.it/ http://www.vatican.va/news_services/or/home_ita.html
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