Formazione "il FIGLIO dell'UOMO" ARGOMENTO dalla STAMPA QUOTIDIANA
L'ARGOMENTO DI OGGI |
Aderite all" ORDINE LAICO dei " CAVALIERI del FIGLIO dell'UOMO" per VIVERE il VANGELO, Diventate CAVALIERI del FIGLIO dell'UOMO vivendo la Vostra VITA in FAMIGLIA e sul LAVORO secondo VIA, VERITA' VITA |
dai GIORNALI di OGGIFmi, Pil Italia -4,4% nel 2009, su debito e deficit. Economia globale in recessione, ripresa nel 2010 Pil, il Tesoro taglia ancora le stime Nel 2009 -4,2%. Deficit al 4,6% I dati contenuti nella Relazione unificata sulla finanza pubblica: crolla l'occupazione, sale la pressione fiscale Ma c'è qualche speranza che l'attuale fase di crisi rallenti" 2009-05-02 |
Ingegneria Impianti Industriali
Elettrici Antinvendio |
ST
DG Studio TecnicoDalessandro Giacomo SUPPORTO ENGINEERING-ONLINE |
L'ARGOMENTO DI OGGI |
Dal sito di il SOLE 24 ORE
per l'articolo completo vai al sito Internet
http://www.ilsole24ore.com2009-05-02
PAESE |
PIL 2009 |
PIL 2010 |
Usa |
-2,80% |
0,00% |
Canada |
-2,50% |
1,20% |
Mondo |
-1,30% |
1,90% |
Eurolandia |
-4,20% |
-0,40% |
- Grecia |
-0,20% |
-0,60% |
- Slovenia |
-2,70% |
1,40 |
- Austria |
-3,00% |
0,20% |
- Francia |
-3,00% |
0,40% |
- Spagna |
-3,00% |
-0,70% |
- Belgio |
-3,80% |
0,30% |
Regno Unito |
-4,10% |
-0,40% |
- Portogallo |
-4,10% |
-0,50% |
- Italia |
-4,40% |
-0,40% |
- Lussemburgo |
-4,80% |
-0,20% |
- Olanda |
-4,80% |
-0,70% |
- Germania |
-5,60% |
-0,10% |
- Finlandia |
-5,20% |
-1,20% |
- Irlanda |
-8,00% |
-3,00% |
Fonte: Fmi, World Economic Outlook, aprile 2009 |
CORRIERE della SERA
per l'articolo completo vai al sito Internet http://www.corriere.it2009-05-02 Ma c'è qualche speranza che l'attuale fase di crisi rallenti" Pil, il Tesoro taglia ancora le stime Nel 2009 -4,2%. Deficit al 4,6% I dati contenuti nella Relazione unificata sulla finanza pubblica: crolla l'occupazione, sale la pressione fiscale ROMA - Anno nero per l’economia italiana nel 2009. Il Pil è previsto in calo del -4,2%, ben oltre le ultime previsioni: è la stima del Tesoro contenuta nella Relazione unificata sulla finanza pubblica pubblicata sul sito del ministero dell'Economia. Timidi segnali di ripresa solo l’anno prossimo, quando la crescita del Prodotto interno lordo tornerà positiva a +0,3%. "Il profilo trimestrale - si legge nel documento - prospetta una modesta ripresa a partire dal secondo trimestre del prossimo anno. Nel periodo 2010-2011 il Pil è proiettato crescere dello 0,7%". I DATI - In aumento il deficit/Pil italiano. Nel 2009, secondo le previsioni contenute nella Relazione unificata sulla finanza pubblica, il disavanzo si attesterà al 4,6% del Pil, superiore di 0,9 punti percentuali rispetto alla stima elaborata a febbraio nell’Aggiornamento del Patto di stabilità interno (3,7%). Secondo le previsioni contenute nella Ruef, aumenta il debito pubblico, che si attesterà quest’anno al 114,3% del Pil, per poi salire ancora al 117,1% l’anno prossimo e a 118,3% nel 2011. In aumento anche la pressione fiscale, che salirà nel 2009 al 43,5% del Pil dal 43,3% delle ultime previsioni. Crolla quest'anno l’occupazione: misurata in termini di unità standard di lavoro, mostrerebbe una "riduzione significativa" del 2,6%. Nell’industria, la riduzione più ampia. Nell’ipotesi di una crescita nulla dell’offerta di lavoro, il tasso di disoccupazione si attesterebbe all’8,6%. L’occupazione tornerebbe a crescere nel 2011 (0,6%) quando il tasso di disoccupazione si attesterebbe all’8,5%. Nel 2010, invece, il tasso di disoccupazione si attesterà all’8,7%. Decelera l’inflazione nel 2009 rispetto allo scorso anno: quella al consumo è prevista attestarsi in media al di sotto dell’1%. IL SISTEMA BANCARIO - L’economia italiana, si legge nel documento, è risultata essere "meno esposta ai rischi specifici della crisi, anche se ha subito pesantemente il suo impatto indiretto". In particolare, il sistema bancario italiano appare "meno vulnerabile alla crisi finanziaria e l’impatto sui bilanci delle banche resta contenuto rispetto ad altri paesi". "Le famiglie italiane - prosegue la Relazione - sono meno indebitate rispetto alla media dell’area euro. Non ci sono in Italia squilibri interni che hanno contribuito ad appesantire, e in alcuni casi hanno determinato, l’attuale congiuntura sfavorevole di altri Paesi. Questo - viene sottolineato - lascia pensare che, non appena sarà superata l’attuale fase di difficoltà della domanda mondiale, l’economia italiana potrà contare su una base più solida per la sua ripresa". "C'È QUALCHE SPERANZA CHE L'ATTUALE FASE DI CRISI RALLENTI" - Le prospettive economiche globali, si legge nelle conclusioni della Relazione, "si sono deteriorate negli ultimi mesi" ma allo stesso tempo "sono aumentati gli sforzi tanto dei governi nazionali quanto degli organismi e delle sedi sovranazionali". Ora, quindi, "si guarda con qualche speranza alla possibilità di rallentamento dell’attuale fase di crisi". "Rallentamento che - spiega il ministero - dipende da fattori numerosi e variabili: dal ristabilimento di un’adeguata crescita a livello mondiale alla conservazione del commercio mondiale; dal miglioramento della situazione occupazione fino a una nuova spinta verso il progresso sociale". 01 maggio 2009 |
REPUBBLICA per l'articolo completo vai al sito Internet http://www.repubblica.it/2008-05-02 Crisi, per il Tesoro ripresa nel 2010 Nel 2009 il Pil in rosso del 4,2% ROMA - Nel 2009 il Pil dell'Italia "tenuto conto della persistente debolezza della congiuntura internazionale e del trascinamento negativo ereditato dall'anno precedente" scenderà del 4,2%, 2,2 punti percentuali in meno rispetto alla stima indicata nell'Aggiornamento del Programma di Stabilità dello scorso febbraio. E' quanto si legge nella Ruef (Relazione unificata sull'economia e la finanza pubblica per il 2009). Il profilo trimestrale, prosegue la Relazione, "prospetta una modesta ripresa a partire dal secondo trimestre del prossimo anno. Nel periodo 2010-2011 il Pil è proiettato crescere in media dello 0,7%". Nel 2008, evidenzia il Tesoro, il Pil dell'Italia si è ridotto dell'1%. Franceschini: "Dati preoccupanti". I dati contenuti nella relazione unificata sull'economia e la finanza pubblica diffusi dal ministero del Tesoro "mi preoccupano ma sono la conferma che è una cosa sbagliata dire che siamo già usciti dalla crisi, come è stato sbagliato averla negata per dei mesi". Lo ha detto il segretario del Pd, Dario Franceschini. Secondo il quale "prima degli altri, però, devono essere aiutati soprattutto quelli che non ce la fanno da soli, i più deboli, quelli che sono senza un reddito, quelli a cui la pensione non basta più per arrivare alla fine del mese, i precari e i poveri che non hanno voce e non hanno organizzazioni sindacali nè categorie che li tutelano. Di quelli la politica deve occuparsi". (2 maggio 2009)
MARKET PLACE di Massimo Giannini Un po' di glasnost Finalmente un po' di "glasnost". Dopo settimane di comunicazione governativa improntata a una "disinformatsija" confusa di stampo vagamente sovietico, la Relazione unificata del Tesoro apre una finestra di verità sulle reali condizioni dell'economia e della finanza pubblica del Belpaese. Era ora. Dal testo ufficiale si evince, purtroppo, che i corvi avevano ragione. Fmi, Ocse e Ue avevano visto giusto: nel 2009 il Prodotto interno lordo italiano crollerà del 4,2%, a dispetto dell'incrollabile fede nelle "magnifiche sorti e progressive" palesata dai Berlusconi, gli Scajola, e da ultimo anche i Tremonti. Uno straccio di ripresa, forse, accennerà a sventolare nel 2010. Nel frattempo, l'occupazione calerà di altri 2,6 punti percentuali e la disoccupazione aumenterà all'8,6%. Molto peggio andrà per i conti dello Stato: il debito pubblico lieviterà già quest'anno al 114,3%, il deficit esploderà al 4,6%, l'avanzo primario si ridurrà di un altro 0,4%. Come se non bastasse la pressione fiscale, a dispetto di una caduta delle entrate crescerà ugualmente al 43,5% del Pil. E' la crisi, bellezza. E per questo non c'è da gioire per la sicumera malriposta del Cavaliere. Semmai c'è da insistere perché il governo si scuota dal suo torpore, e cominci a pensare immediatamente e seriamente al "dopo". L'"Economist" si chiede perché mai Berlusconi non usi i suoi straordinari "muscoli politici" per imporre al Paese le riforme di cui ha urgente bisogno. L'Italia è l'unico Stato membro del G7 in cui la produttività è sistematicamente in flessione da 10 anni a questa parte. Al di là di clamorose ma episodiche "case history" (che riguardano la Fiat e le piccole imprese del Quarto Capitalismo) il Paese sta diventando sempre meno competitivo. Secondo l'Ocse, il mercato della produzione è ingessato e iper-regolato. Il mercato del lavoro è frammentato tra iper-protetti e indifesi. La spesa per ricerca e sviluppo è risibile. Il sitema dell'istruzione universitaria è disastroso. Scrive l'"Economist": "Berlusconi ha un'opportunità d'oro". E' verissimo: se vuol fare le riforme, questo è il momento. Se non ora, quando? (2 maggio 2009)
|
L'UNITA' per l'articolo completo vai al sito Internet http://www.unita.it2009-05-02
|
il SOLE 24 ORE per l'articolo completo vai al sito Internet http://www.ilsole24ore.com2009-05-02 Il Tesoro rivede le stime sul 2009: Pil in calo del 4,2%, deficit al 4,6% 1 maggio 2009 Fmi, Pil Italia -4,4% nel 2009, su debito e deficit DOCUMENTO / La Relazione unificata sulla finanza pubblica "Dai nostri archivi" Confindustria: Pil 2009 crolla a -3,5%. In due anni 507mila posti in meno Germania, stima shock di Commerzbank:nel 2009 Pil -7% Cgil, Pil 2009 in calo oltre il 3%,disoccupazione al 9% Istat, Pil in calo dell'1% nel 2008. Deficit/Pil al 2,7% Un anno di stime sulla crescita: è stata un'escalation al ribasso
L'economia italiana è risultata essere "meno esposta ai rischi specifici della crisi, anche se ha subito pesantemente il suo impatto indiretto". In particolare, il sistema bancario italiano appare "meno vulnerabile alla crisi finanziaria e l'impatto sui bilanci delle banche resta contenuto rispetto ad altri Paesi". È con una nota di ottimismo che la Relazione unificata sull'economia e la finanza pubblica (Ruef), resa nota dal Tesoro, accompagna le ultime stime sui conti pubblici. Stime che si allineano con quelle già pubblicate nei giorni scorsi dalle istituzioni internazionali e dai centri studi, il più recente dei quali è stato prodotto dal Fondo monetario internazionale con il World Economic Outlook. I timidi segnali di ripresa finora registrati in ordine sparso negli ultimi giorni si concretizzeranno però solo l'anno prossimo, quando la crescita del Prodotto interno lordo tornerà positiva a +0,3 per cento. "Nel 2009 - si legge nel documento - il Pil è stimato contrarsi del 4,2%, 2,2 punti percentuali in meno rispetto alla stima indicata nell'Aggiornamento del programma di stabilità dello scorso febbraio (-2%). Il profilo trimestrale prospetta una modesta ripresa a partire dal secondo trimestre del prossimo anno. Nel periodo 2010-2011 il Pil è proiettato crescere dello 0,7%". Secondo la relazione del Tesoro è destinato a salire, come previsto, anche il debito pubblico: si attesterà quest'anno al 114,3% del Pil, per poi salire ancora al 117,1% l'anno prossimo e a 118,3% nel 2011. Il Tesoro ha rivisto quindi le stime in aumento: secondo le previsione pubblicate a febbraio, il debito/Pil era visto quest'anno al 110,5%, l'anno prossimo a 112% e nel 2011 a 111,6 per cento. In aumento, ovviamente, anche il rapporto deficit/Pil. Nel 2009, secondo le previsioni contenute nella Relazione unificata sulla finanza pubblica, il disavanzo si attesterà al 4,6% del Pil, superiore di 0,9 punti percentuali rispetto alla stima elaborata a febbraio nell'Aggiornamento del Patto di stabilità interno (3,7%). Il livello di indebitamento nel 2010 si attesterà sullo stesso livello del 2009, per iniziare a scendere a partire dal 2011, anno in cui dovrebbe collocarsi al 4,3 per cento. Prevista in aumento la pressione fiscale: quest'anno salirà al 43,5% del Pil dal 43,3% delle ultime previsioni. In difficoltà anche il mercato del lavoro. Secondo i nuovi dati, quest'anno l'occupazione, misurata in termini di unità standard di lavoro, mostrerebbe una "riduzione significativa" del 2,6 per cento. Nell'industria, la riduzione più ampia. Nell'ipotesi di una crescita nulla dell'offerta di lavoro il tasso di disoccupazione si attesterebbe all'8,6 per cento. L'occupazione tornerebbe a crescere nel 2011 (0,6%) quando il tasso di disoccupazione si attesterebbe all'8,5 per cento. Nel 2010, invece, si dovrebbe risalire all'8,7 per cento. Il tasso di occupazione invece sarà pari a 57,4% nel 2009, a 57,3% nel 2010 e a 57,7% nel 2011. Le prospettive economiche globali, si legge nel documento, "si sono deteriorate negli ultimi mesi", ma allo stesso tempo "sono aumentati gli sforzi tanto dei governi nazionali quanto degli organismi e delle sedi sovranazionali". Ora, quindi, "si guarda con qualche speranza alla possibilità di rallentamento dell'attuale fase di crisi". Il rallentamento della crisi - spiega ancora il ministero - "dipende da fattori numerosi e variabili: dal ristabilimento di un'adeguata crescita a livello mondiale alla conservazione del commercio mondiale; dal miglioramento della situazione occupazione fino a una nuova spinta verso il progresso sociale". "Le famiglie italiane - prosegue ancora il documento - sono meno indebitate rispetto alla media dell'area euro. Non ci sono in Italia squilibri interni che hanno contribuito ad appesantire, e in alcuni casi hanno determinato, l'attuale congiuntura sfavorevole di altri Paesi. Questo - viene sottolineato - lascia pensare che, non appena sarà superata l'attuale fase di difficoltà della domanda mondiale, l'economia italiana potrà contare su una base più solida per la sua ripresa. L'attuale crisi rappresenta un'opportunità di cambiamento e di sviluppo per l'Italia, un'opportunità che deve essere colta". 1 maggio 2009
Fmi, Pil Italia -4,4% nel 2009, su debito e deficit. Economia globale in recessione, ripresa nel 2010 22 aprile 2009 Il Fmi vede ancora dense nubi sul futuro dell'economia italiana, penalizzata come tutta l'Europa, dalla crisi. Nel "World Economic Outlook" di primavera, diffuso mercoledì 22 aprile a Washington, il Fondo monetario ha riveduto drasticamente la stima di crescita per l'Italia, abbassandola per il 2009 a -4,4 per cento. Il taglio é di ben 2,3 punti percentuali rispetto al -2,1% stimato soltanto tre mesi fa, a fine gennaio quando era stato diffuso l'ultimo aggiornamento dell'Outlook. Per il 2010 il peggioramento, stimato allo 0,1% in gennaio, é stato portato a -0,4 per cento. Il Pil mondiale scenderà dell'1,3% quest'anno, stretto nella morsa di "una grave recessione" dovuta a "una massiccia crisi finanziaria" e a "un'acuta perdita di fiducia". È questa la previsione del Fmi che, nel "World Economic Outlook" di primavera, annuncia ufficialmente che ci troviamo nel mezzo della "peggiore recessione globale dalla Grande Depressione" dal 1929. Per il 2010 è previsto soltanto un modesto rimbalzo del pil mondiale dell'1,9%. Si tratta di una pesante revisione rispetto alle stime di gennaio che erano di un +0,5% quest'anno e di un +3% nel 2010. Anche l'Italia, come il resto del globo, è nella morsa di quella che il Fondo descrive come "la peggiore recessione dalla Grande Depressione" del 1929, innescata da "una massiccia crisi finanziaria" e da "un'acuta perdita di fiducia" a tutti i livelli del sistema economico. Il rapidissimo peggioramento della congiuntura è evidente nel confronto con il Pil 2008 (-1%) e 2007 (+1,6%). Per l'Italia la crisi si tradurrà anche in un balzo in avanti della disoccupazione che continuerà a salire, passando dal 6,8% del 2008 all'8,9% previsto per quest'anno e al 10,5% nel 2010. Il fortissimo calo di prezzo delle materie prime, soprattutto del petrolio, e il collasso della domanda, stanno invece, facendo scendere "in modo molto rapido", anche in Italia le pressioni inflative: il tasso di inflazione é, infatti, previsto allo 0,7% quest'anno, una discesa verticale dal 3,5% del 2008, con un ulteriore lieve assestamento allo 0,6% nel 2010. Sulla politica di bilancio, il Fondo sottolinea come i Governi di tutto il mondo, con il peggiorare della crisi economica e i crescenti limiti della politica monetaria, abbiano fatto ricorso alla politica fiscale per sostenere la domanda. Oltre a lasciar agire, in Europa, gli stabilizzatori automatici, sono stati varati ampi pacchetti di sostegno congiunturale i cui pieni effetti si faranno sentire nel 2009 e nel 2010. Tuttavia, osserva il rapporto del Fondo, i disavanzi pubblici hanno iniziato a crescere già nel 2008, con un aumento complessivo, nelle economie avanzate, di oltre 2 punti percentuali. Sono in ascesa anche i livelli del debito pubblico a causa del sostegno al settore bancario e in alcuni Paesi lo spazio per le manovre di bilancio viene ulteriormente limitato dall'andamento dei rendimenti sui titoli di Stato, messi sotto pressioni dai timori sulla sostenibilità di lungo termine di manovre così straordinarie. In Italia "non raccomandiamo ulteriori stimoli fiscali" contro la crisi economica. Lo ha detto Jorg Decressin, capo deglistudi economici nel dipartimento di ricerca del Fondo, a margine della conferenza stampa di presentazione dell'Outlook primaverile. Come in tutti i Paesi con un debito pubblico elevato, gli spazi per manovre anti-crisi aggiuntive "sono limitati" perché "bisogna tenere conto dei rischi sui mercati" e l'Italia, ha sottolineato l'economista, "corre dei rischi". |
AVVENIRE per l'articolo completo vai al sito internet http://www.avvenire.it2009-03-13
|
LA STAMPA per l'articolo completo vai al sito internet http://www.lastampa.it/redazione/default.asp2009-03-13
|
LA GAZZETTA del MEZZOGIORNO per l'articolo completo vai al sito internet http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_homepage_03.php?IDCategoria=12009-03-13
|
IL GIORNALE per l'articolo completo vai al sito internet http://www.ilgiornale.it/2009-03-13
|
L'OSSERVATORE ROMANO per l'articolo completo vai al sito internet http://www.vatican.va/news_services/or/home_ita.html2009-03-13
|
IL MATTINO per l'articolo completo vai al sito internet http://www.ilmattino.it/2009-03-13
|
La GAZZETTA dello SPORT per l'articolo completo vai al sito internet http://www.gazzetta.it/2009-03-13
|
CORRIERE dello SPORT per l'articolo completo vai al sito internet http://www.corrieredellosport.it/2009-03-13
|
L'ESPRESSO per l'articolo completo vai al sito internet http://espresso.repubblica.it/2009-03-13
|
PANORAMA per l'articolo completo vai al sito internet http://www.panorama.it/2009-03-13
|
FAMIGLIA CRISTIANA per l'articolo completo vai al sito internet http://www.italysoft.com/news/famiglia-cristiana.html http://www.sanpaolo.org/fc/default.htm2009-03-13
|
SORRISI e CANZONI per l'articolo completo vai al sito internet http://www.sorrisi.com/sorrisi/home/index.jsp2009-03-13
|
PUNTO INFORMATICO per l'articolo completo vai al sito internet http://www.italysoft.com/news/il-punto-informatico.html2009-03-13
|
EUROPA QUOTIDIANO per l'articolo completo vai al sito internet http://www.europaquotidiano.it/site/engine.asp2009-03-13
|
WALL STREET ITALIA per l'articolo completo vai al sito internet http://www.wallstreetitalia.com/2009-03-13
|
|
|
Vai alla HOME PAGE |
Edito in Proprio e Responsabile STUDIO TECNICO DALESSANDRO GIACOMO
Responsabile Per. Ind. Giacomo Dalessandro
Riferimaneti Leggi e Normative : Michele Dalessandro - Organizzazione, impaginazione grafica: Francesca Dalessandro